03.03.2023 diario 7F
Stamani ci siamo svegliati con ottime intenzioni: partire presto per Sanghe e terminare il nostro progetto. Ma siamo stati troppo ottimisti e non abbiamo fatto i conti con il solito imprevisto…una delle due macchine si è spenta proprio davanti all’ecole. Come se non bastasse, nel capire se il problema fosse la batteria, anche l’altra ha deciso di non accendersi più.
Per fortuna Laye, l’autista della scuola, è anche un ottimo meccanico e si è subito rimboccato le maniche.
L’attesa è stata però addolcita dai bambini della scuola e tra una canzoncina e l’altra sono passate due ore: siamo pronti per partire!
Stavolta concediamo una pausa a Maurizio che deve concentrarsi sul cantiere della nuova scuola e parte una carovana di sole donne!
Tra un ingorgo nel traffico in pieno stile Dakar ed un altro scampato guasto in autostrada finalmente raggiungiamo il villaggio scortate da Serine, l’infermiere locale che ci aiuta nel lavoro.
Con un traduttore in meno ci tocca aguzzare l’ingegno e darci dentro con la nostra comunicazione non verbale tutta italiana. Inizia così una vera e propria collaborazione con tutti gli abitanti che ci permette di distribuire occhiali da sole, colliri e prescrizioni oculistiche, ma soprattutto di connetterci l’un l’altro.
Abbiamo proseguito con un “aperitivo” a base di arachidi appena colte, consumate tutti insieme attorno al fuoco spento con cui sono state tostate.
Ma non è finita e la mitica Astou ci stupisce tutti invitandoci a cenare con lei e tutta la sua super famiglia e facendoci assaporare l’ottimo thiéré, un piatto tipico a base di fagioli e zucca.
Tra discorsi emozionanti e saluti calorosi, ci congediamo dai nostri nuovi amici con un “au revoir” e torniamo verso Dakar. Del resto non possiamo abbandonare Mauri per un giorno intero!
Concludiamo la giornata col nostro consueto debriefing fatto chiacchiere, risate e programmi che durano in media 10 minuti.
À bientôt!!