Gore? si va!
E anche se pensavamo di non vedere pi? l’oceano , rieccoci sulla spiaggia bianca di Gore?! Dall’ingresso della casa degli schiavi si staglia una porta sull’oceano . Questa finestra ha visto atrocit? tanto grandi quanto ? grande la bellezza di quest’isola . La sensibilit? di alcuni bambini e monitori ci commuove . Gli occhi lucidi sono scuri e chiari. Per stemperare il pathos , tutti in acqua per un bagnetto da tempi senegalesi ! Finito il pranzetto delle quattro e mezza , noi tubab ci lasciamo guidare dagli amorevoli Samba e Seidou per le viuzze variopinte di Gore?. Perdiamo il battello felici di aver trovato un nuovo amico: il baobab Ibrahim Sit?. Speriamo con lui di seminare un po’ di Africa in quel di Milano !E se i nani hanno come palcoscenico le scale della Garderie , a noi tubab basta una banchina al porto piena di facce incuriosite per una ‘Negritudine’ improvvisata.
Giornata faticosa ma…dormita assicurata!
Bacioni
E&M
Dopo quest’incontro io, Maurice, Valentina e Samba siamo andati a salutare le persone che vivono nella baraccopoli di Medina (il quartiere dove abitano alcuni bambini dell’asilo).
In mezzo alle tante persone che vi vivono all’interno, ai sorridenti bambini, all’accoglienza delle donne, prendono vita in noi tanti pensieri, ma soprattutto tutto ci? che ci circonda, lo stare qui, l’asilo, la scuola, si vestono di nuovo valore, ed ? un’emozione che ci accompagna fino alla sera, fin dentro l’ultimo pensiero pesante e felice prima di addormentarci. Sono questi momenti, questi incontri a volte a fare la differenza, a regalarci quel qualcosa in pi? che ci si porta al ritorno da questi viaggi.
Eli&Vale
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